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    Le lezioni privilegeranno un approccio interattivo, necessario per 
    sollecitare l’attività e la partecipazione diretta dei discenti. Compito del 
    docente, nel coordinare l’attività didattica, sarà quello di valorizzare i 
    singoli apporti integrandoli per condurli ad un’analisi esaustiva. Questa 
    tecnica attiva svilupperà le abilità logiche fondamentali degli studenti, 
    come l’abilità d’analisi, la capacità di scoprire, di individuare e si 
    dimostrerà didatticamente efficace in quanto stimolerà la partecipazione 
    alimentando l’interesse e la motivazione. 
    Particolare importanza sarà attribuita alla cronologia, che sarà 
    diversificata, in quanto comprenderà date, periodi, durate diverse. Si 
    sceglieranno le date degli avvenimenti che hanno avuto una grande o 
    prolungata risonanza oppure delle conseguenze rilevanti nella vita della 
    società romana. Sarà particolarmente importante sollecitare lo studente a 
    comprendere che “la cronologia è costruita dallo storico, il quale ha 
    ricalcato la determinazione dell’anno del ciclo naturale, e che i calendari 
    (esitanti d’altra parte fra un sistema solare e un altro lunare) sono stati 
    inventati dalle società, dalle civiltà”, 
    come suggerisce Jacques Le Goff. 
    Costanti saranno i riferimenti ai documenti ed alle fonti antiche, per mezzo 
    dei quali si analizzeranno i valori ed i modelli di comportamento che sono 
    stati elaborati. D’altronde questa modalità si rivelerà produttiva anche per 
    avviare gli studenti ad un giudizio critico in grado di analizzare con 
    maggior penetrazione le riflessioni e le soluzioni che gli uomini e le 
    società hanno dato nel tempo ai loro problemi. Si opereranno inoltre dei 
    confronti con tesi storiografiche moderne: tale attività si rivelerà 
    particolarmente produttiva, perché indicherà i caratteri metodologici e 
    teorici della ricerca storiografica, inoltre risulterà fondamentale per il 
    profilo formativo dello studente, perché in grado di attivare processi di 
    apprendimento connessi al relativizzare, ossia ad assumere la relatività 
    come categoria di pensiero. Nell’analisi delle fonti e delle interpretazioni 
    storiografiche – condotta attraverso un’opera di mediazione dell’insegnante 
    – l’allievo sarà sollecitato ad operare una distinzione tra fatti, 
    interpretazioni, opinioni e pregiudizi, comprendendo le ragioni profonde del 
    testo, stimolando e favorendo un atteggiamento mentale critico, decentrato e 
    flessibile.  
    Ci si avvarrà anche dell’apporto della cartografia, di carte di 
    ricerca e di spiegazione, necessarie per cogliere la lunga durata iscritta 
    nello spazio, per quantificare, localizzare e formulare ipotesi esplicative. 
    I riferimenti al quadro geografico risultano del resto essenziali, in quanto 
    tale quadro evolve sotto l’azione della storia. 
    Si leggeranno inoltre dei testi volti ad interpretare la situazione storica 
    oggetto di studio con gli apporti delle scienze sociali (demografia, 
    economia, sociologia, antropologia culturale…), in modo tale da mettere in 
    luce i processi di formazione e di trasformazione delle organizzazioni 
    sociali. Costanti saranno i riferimenti alla storia della cultura materiale, 
    in quanto la vita materiale e la vita economica sono strettamente collegate. 
    Come sostiene Jean-Marie Pesez, 
    “La storia della cultura materiale presenta il vantaggio di introdurre 
    l’uomo nella storia, per il tramite del vissuto nei suoi aspetti materiali. 
    La storia può limitarsi a scoprire la dinamica dei rapporti sociali e a 
    mettere a nudo i meccanismi economici? Pare ugualmente legittimo tentare di 
    conoscere le condizioni degli uomini coinvolti in questi rapporti e presi in 
    questi ingranaggi”. È stato Fernand Braudel a sottolineare l’importanza di 
    questi aspetti: la storia è fatta dagli oggetti, dagli utensili, dai gesti 
    dell’uomo comune; solo questa vita lo tocca nella sua quotidianità, assorbe 
    i suoi pensieri ed i suoi atti. Tale approccio consentirà di analizzare le 
    condizioni di lavoro e di vita degli antichi romani e mirerà all’obiettivo 
    di far ricostruire attraverso la storia della cultura materiale i rapporti 
    sociali ed i modi di produzione. 
    Fine ultimo che si persegue attraverso tale metodologia è quello di guidare 
    gli studenti ad acquisire una mentalità storica, in grado di comprendere le 
    trasformazioni che gli uomini hanno operato nella loro storia, nei modi e 
    nelle forme di produzione.  
    
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