Il
colore nero, considerato insieme al bianco un “non-colore (perché somma di
tutti i colori della tavolozza), nell’antichità era il simbolo
dell’oscurità, di forze incontrollabili e spesso malvagie. Era il colore
delle streghe, dei draghi e degli animali considerati al servizio del
diavolo (come, per esempio, gatti neri, pipistrelli e corvi).
Nell’immaginario
comune, è ancora oggi associato al buio, alle tenebre e qualche volta al
male. In
Italia è opinione comune che incrociare un gatto nero sulla propria strada
porti sfortuna. Questa credenza deriva dal Medioevo quando, “inciampando” di
notte in qualcosa, (per esempio un felino poco visibile), si rischiava di
rompersi un osso e quindi di morire.
Non
in tutti i paesi il gatto nero è considerato messaggero di sventura; in Inghilterra
per esempio un proverbio popolare recita: “Nella casa dove
vive un gatto nero non mancherà mai l'amore”.
Come elemento cromatico questo colore ha
assunto anche connotazioni politiche, sempre con un accezione non
proprio positiva, indicando gli appartenenti al
Fascismo.
Ma
nessun colore ha un significato assoluto. Per esempio, il nero in Europa
significa lutto mentre in Giappone è il bianco ad essere un segno di
dolore; quindi, in realtà, il suo significato è un fatto culturale che
varia a seconda del tempo, del luogo, e delle diverse classi sociali. Le
sue accezioni di lutto, ma anche di lusso ed eleganza, erano sconosciute
nell'Italia medievale: la moda degli abiti neri prenderà piede solo dal
XV secolo ed ancor più recente è l'accostamento del nero con il dolore,
sebbene, come il bianco, sia da sempre legato alla morte e alle sue
rappresentazioni simboliche. |

Il
nero è entrato persino nei proverbi popolari, anche questa volta con
valenza negativa: “Vedere tutto nero” è un modo di dire che indica una
visione pessimista di una persona. Molti hanno trattato quest’argomento
o hanno fatto della sfiducia nella vita il loro tema principale. Da
ricordare il filosofo
Schopenhauer, gli
scrittori italiani
Foscolo e
Leopardi,
o l’autore dublinese
Beckett.
Questo
colore è utilizzato anche per indicare l'assenza di luce. Negli
abissi,
per esempio, dove i raggi solari non arrivano a causa della gran
profondità, il colore con cui l'uomo indica ciò che esiste là sotto è il
nero.
|