Su
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unità 2
unità 3
metodo
verifica1
verifica2
Napoli
Pompei/Ercolano
criteri

Quadro sintetico delle visite a Ercolano e a Napoli


Nel pomeriggio ci si recherà alla vicina Ercolano, altro centro archeologico di straordinario interesse, al pari di Pompei. Si spiegherà brevemente lo sviluppo storico della città, che non dovette essere molto dissimile da quello di Pompei e il fatto che anch’essa venne seppellita dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. Si sottolineerà che Ercolano, diversamente da Pompei, fu investita da un torrente fangoso che, solidificandosi, assunse col passare col tempo una consistenza compatta, sicché le strutture murarie furono maggiormente danneggiate, ma che d’altra parte ciò fece sì che il materiale originario si conservasse meglio, specie il legno. È del resto proprio per questo aspetto che gli scavi di Ercolano presentano un particolare interesse.
Si giungerà all’ingresso agli scavi, sul corso Ercolano dell’attuale abitato, di fronte alla strada che scende dall’autostrada. Si spiegherà la pianta della città, che presenta uno schema regolare con strade ad angolo retto. Si scenderà quindi lungo un viale che offre un panorama della città, e si individuerà ciò che contraddistingue la città, centro più piccolo di Pompei e prevalentemente abitata da gente di umile condizione, senza un grande sviluppo economico e commerciale. Solo nell’ultimo periodo della sua vita la città ebbe uno sviluppo, e ciò è testimoniato da alcune lussuose case panoramiche situate soprattutto al margine della città. Si visiteranno quindi la Casa d’Argo, la Casa dell’albergo, la Casa dell’atrio a mosaico, e la Casa dei cervi, anche perché in queste costruzioni l’impianto tradizionale appare modificato rispetto al tipo consueto che troviamo a Pompei: le loro varie parti non presentano la disposizione assiale, e mentre l’atrio è orientato ad est o ad ovest, dove si apre l’ingresso, i peristili, i giardini, i solai sono orientati verso sud in posizione panoramica con vista sul mare.
Si visiteranno quindi altre abitazioni private che presentano delle caratteristiche singolari, come la Casa a graticcio, così denominata per la costruzione con pareti intessute di scheletro ligneo e a graticciato di canne, tipo di casa popolare e raro esempio di una casa costruita in povera struttura e suddivisa in piccoli appartamenti di affitto, con un cortiletto centrale.
Altri resti di primario interesse che verranno visitati sono la Casa del Tramezzo di legno, così denominata per una specie di porta pieghevole di legno, che separava il tablino dall’atrio, preziosa testimonianza di architettura domestica destinata a conservare l’intimità della casa che ci è tramandata solo a Ercolano. Seguirà la Casa Sannitica, che conserva più di ogni altra la struttura di un’abitazione di tipo preromano; la Casa del Bicentenario; e la Casa di Nettuno e Anfitrite, una casa a due piani, cui è annessa la bottega meglio conservata che ci sia pervenuta dall’antichità, con numerose anfore vinarie depositate in apposite scansie lignee.
Seguirà quindi una visita alla palestra; alle Terme - che risalgono al primo periodo augusteo, con decorazioni dell’età giulio-claudia - e alla Casa della Gemma. Alla fine si visiteranno le Terme suburbane.
IV giorno: sarà dedicato ad una breve visita di Napoli, di cui si visiterà al mattino il Museo Archeologico Nazionale, che è forse la raccolta più completa di opere d’arte, oggetti e documenti relativi alla civiltà del mondo classico, e che completa le visite a Ercolano e Pompei, poiché conserva i resti rinvenuti dagli scavi delle città sepolte. Al pomeriggio si visiterà brevemente il centro storico del capoluogo campano.
V giorno: sarà dedicato al viaggio di ritorno a Trieste.