STORIA DI UN CADAVERE
C�era una volta, un uomo, sciocco ma molto fortunato. Infatti, era stato
preso in simpatia da una fata che esaudiva ogni suo desiderio.
Quest�uomo, aveva un fratello, avaro con un pessimo carattere e molto
malvagio, al cui non andava gi� la fortuna del fratello, non trovava giusto
che un uomo sciocco avesse una fata che lo proteggesse, mentre lui che era
intelligente e aveva grandi progetti, doveva arrangiarsi da solo, anche per
un solo pezzo di pane.
Un giorno, decise di uccidere il fratello cos� che la fata proteggesse lui.
E cos� fece; lo pugnal� cinque volte al petto e lo butto in un burrone,
subito fuori la citt�
La fata, non trovando il suo protetto, cominci� a chiedere in giro�.e scopr�
dove fosse il corpo dell�uomo. Il fratello faceva finta di essere
preoccupato; cos� che la fata, quando avesse trovato il corpo del fratello,
si sarebbe affezionata a lui.
Ma cos� non fu; la fata si arrabbi� moltissimo, ed essendo una fata, diede
al corpo del suo amato nuova vita. Visto che lei governava le arti
benefiche, gli diede la vita, fino alla sua sepoltura.
Poi chiamo a se i folletti; e chiese loro di seppellire il suo protetto�ma
in una maniera un po� particolare�.
La sera, come ogni sera, il fratello avaro faceva la sua passeggiata; quella
sera incontro i folletti� Da prima non si accorse di nulla�. Poi girandosi
si ritrov� tutti gli esseri davanti, che lo immobilizzarono e gli
attaccarono qualcosa intorno al collo e ai fianchi.
Guardandosi i fianchi vide delle gambe e al collo aveva delle bracci,
bianche e fredde� ma ancora possenti. I folletti gli dissero che avrebbe
dovuto seppellire il corpo del fratello, entro otto ore ; prima dell�alba.
Ma il cadavere non doveva essere sepolto in un posto qualunque doveva
trovare la bara nera. In principio l�uomo avaro non sapeva dove andare; il
cadavere del fratello gli indico la strada, con la mano e cos� cominciarono
a camminare.
Dopo qualche chilometro, la mano si alz� di nuovo per indicare la via da
seguire.
Dopo molti chilometri arrivarono in un campo santo, dove il fratello avaro
prov� ad entrare per seppellire l�uomo stolto; ma appena varc� la soglia, si
trov� davanti un muro di spiriti di uomini, donne e bambini che gli
impedivano il passaggio.
L�uomo prese paura e se ne and�.
La mano indico una collina ad est e sussurr� all�orecchio dell�avaro
�seppeliscimi l� l�uomo felice di potersi liberare del morto, corse fino
alla collina e ci sal� in cima.
Dalla cima vide uno spettacolo orribile; era pieno di morti; e c�erano gli
uccelli che mangiavano gli occhi e le carni; il cadavere chiese di essere
lasciato l�, ma l�uomo, anche se cattivo si rifiut� di fargli avere una fine
cos� squallida.
Cos� lo porto via con se, chiedendogli un altro posto per seppellirlo; a
quel punto la mano si alz� e gli indico la strada, come sempre.
Dopo meno di un�ora giunsero in prossimit� di una chiesa.
Il cadavere chiese all�uomo avaro di seppellirlo sotto i grandi massi che
facevano da pavimento.
Entrarono e trovata una pala, l�uomo avaro cominci� a scavare e fare leva
sui massi per trovare un posto per il fratello.
Il primo tentativo and� male; e cos� il secondo e il terzo; allora il
cadavere disse che, probabilmente, in quella chiesa non c�era abbastanza
posto per un altro uomo, quindi se ne andarono e ricominciarono a camminare.
Poco dopo, passarono vicino alla casa di uno stregone che, vedendo l�uomo,
gli chiese cosa lo affliggesse, lui gli raccont� la storia dall�inizio alla
fine.
Dopo averlo ascoltato, il mago gli fece una proposta: �se mi dai il cadavere
di tuo fratello, lo far� bollire con gli altri cadaveri del giorno. E� una
tradizione di queste parti, di solito ce li mangiamo nello stufato�.
Prima che avesse finito la frase, l�uomo se ne era andato il pi� lontano
possibile con il suo cadavere e continu� la ricerca della bara nera.
Poi gli venne un�idea e si ricord� che l�unica bara nera era quella che
teneva per se nella sua casa di montagna, la quale si trovava l� vicino.
Si fece coraggio, si alzo e comincio a camminare verso la casa di montagna,
giuntovisi, trov� la bara e il cadavere all�improvviso si infilo nella bara.
L�uomo avaro la port� fuori; e lo seppell�; quando ebbe messo anche l�ultima
palata di terra apparve la fata che cos� gli disse: � Anche se tu avevi un
cattivo carattere hai saputo accettare, senza metterti a litigare con tutti;
inoltre anche se sei cattivo, hai un cuore; e non hai lasciato tuo fratello
che fosse divorato dai corvi.In pi� anche se avaro, hai donato la bara a tuo
fratello.Dopo questo viaggio, sei diventato un uomo migliore; e per questo
d�ora in avanti, avrai la mia protezione qualsiasi cosa accada�.
L�avaro era molto felice della notizia, e per questo, fece un gran banchetto
in onore della fata.
CHI DORME NON PIGLIA PESCI
Tanto tempo fa due formiche, di nome Ester e Federica, vivevano nella loro
casetta in mezzo ad un campo di grano.
Ester decise di prendersi un giorno di pausa perch� aveva tutte le zampe
doloranti, Federica non era molto contenta di quella decisione, ma Ester era
irremovibile.
Dopo una giornata di ozio ne volle un�altra, ne volle un�altra e un�altra
ancora�cos� alla fine pass� l�estate nell�ozio completo.
Federica, circa un mese prima, le aveva detto che, durante l�inverno non le
avrebbe dato del cibo e che se voleva mangiare, doveva cercare il cibo da
sola.
I giorni passarono ed Ester non usciva mai di casa, dormiva sempre.
Arriv� l�inverno che port� la neve. Federica se ne stava al calduccio,
mangiando le provviste che aveva raccolto durante l�inverno; mentre Ester
che aveva, che aveva perso l�occasione di farsi delle provviste andava in
giro sotto la neve, cercando qualcosa da mangiare.
E cos� mor� sola, per aver voluto dormire invece che lavorare.
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