APPUNTI DAL MIO TACCUINO DI VIAGGIO

di Valentina Condò Savarin


La Valle della morte

Proseguendo nel nostro itinerario nel Paese delle Meraviglie ci imbattiamo in una zona decisamente "cult-" del folclore americano: la Valle della Morte.

Situata sul confine tra la California ed il Nevada, la Valle della Morte offre ai visitatori un paesaggio affascinante e - sopratutto - ricco di sorprese. Il suo nome implica desolazione ed assenza di vita, ma i numerosi punti di interesse vi faranno cambiare idea.
La Valle fu scoperta intorno al 1850 da avventurieri e cercatori d'oro che, diretti a ovest verso la Sierra Nevada, pensarono di prendere una scorciatoia e così si trovarono in pieno deserto. Furono costretti ad uccidere i loro buoi per sopravvivere e non tutti riuscirono a salvarsi. Da questi fatti deriva il nome di "Death Valley". La corsa all'oro portò molte persone in questa zona che però non ebbero molta fortuna nella scoperta di giacimenti importanti di tale minerale, mentre - verso la fine dell'800 - maggior soddisfazione ebbero con i giacimenti di borace che fu chiamato "l'oro bianco del deserto" che fornisce una materia prima utile a molte industrie, specialmente a quelle del vetro.

La Valle della Morte fu dichiarata nel 1933 zona protetta, per preservare questo incredibile deserto che include anche una delle depressioni più profonde dell'intero emisfero. Oltre a ciò questo parco naturale offre alte montagne (Telescope Peak arriva a 3368 mt.), canyons, dune di sabbia come nel Sahara, oasi con palme e corsi d'acqua, una ricchissima flora e molti animali.
Il clima è tipicamente desertico con giornate secche e caldissime ( in agosto si raggiungono e si superano facilmente i 45 gradi) e notti più fresche. Le precipitazioni sono praticamente inesistenti e soffia un forte vento caldo. Molti sono i punti di maggior interesse da visitare ma organizzandosi bene è possibile vederne la maggior parte anche con una sola giornata a disposizione.

Punto di partenza è Furnace Creek, l'oasi situata proprio al centro del parco dove sorge il Visitor Center che ha a disposizione dei turisti un interessante materiale informativo; il personale vi potrà dare preziosi consigli per gli itinerari della zona e per le numerose escursioni.

Procedendo verso sud si incontra il Devil's Golf Course ( il campo da golf del diavolo) dove una distesa di sale cristallizato crea degli incredibili effetti e si giunge poi a Badwater che è il punto più basso del Nord-America ed è situato a 86 mt. sotto il livello del mare. La temperatura risulta 6-8 gradi superiore alla norma e per tutto l'anno c'è sempre un laghetto non prosciugato circondato da una distesa di sale che crea un riverbero fortissimo, tanto che gli occhiali da sole sono assolutamente indispensabili.

La sosta successiva - ritornando verso nord - è l'Artist's Drive, una strada a senso unico piena di curve che offre - tra le altre cose - l'Artist's Palette ovvero la tavolozza dell'artista. Si tratta di un gruppo di rocce con i colori più incredibili : dai viola ai verdi, dagli azzurri agli arancioni. Questa strabiliante colorazione è dovuta alle varie concentrazioni di minerali nelle rocce ( il rame genera il verde, gli ossidi di ferro il marrone e il nero ecc...); è ancora da scoprire perchè questo fenomeno si verifichi solo in questa località.

Salendo ancora verso il nord e superate le dune di sabbia si arriva allo Scottiy's Castle, che è veramente un posto singolare situato com'è in pieno deserto. Questo stravagante edificio fu costruito negli anni `20 in stile spagnolo-moresco dalla famiglia miliardaria dei Johnson di Chicago. E' possibile fare una visita guidata per vedere le numerose stanze della casa principale con arredamenti, libri e dipinti ed inoltre un'altra casa per gli ospiti, un bel campanile, l'ala per la servitù e le stalle. L'enorme complesso avrebbe dovuto essere ancora più ricco, con piscina e giardini, ma il crollo di Wall Street del 1929 bloccò ulteriori progetti. Poco distante dal castello è interessante vedere il cratere Ubehebe, l'unico cratere vulcanico della zona, largo quasi 1 km. e profondo 1500 mt.

Ritornando nuovamente verso sud, l'ultimo punto da vedere è ovviamente Zabrinskie Point che sorge a poche miglia dall'uscita del parco. Questo punto panoramico è particolarmente suggestivo al tramonto, quando le tonalità calde dei gialli e dell'oro rendono veramente magica la valle sottostante e le montagne in lontananza. Davanti a tale spettacolo ci si sente veramente piccoli. L'acqua, il sole e il vento modellano in continuazione la bellezza di questa valle e farne parte anche per poche ore è un'esperienza indimenticabile.


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