Un caldo maggio a Mosca ...e non solo...

di Bruno Zotti


Undicesimo episodio: Rostov: la cittą, i locali, la gente

La cena nel "lussuoso" ristorante Intourist di Rostov inizia con la solita "salade" composta da due fette di cetriolo, due fette di pomodoro ed una strana salsina, provo a chiedere acqua minerale ma la risposta e' il solito NIET! provo allora senza grande convinzione a chiedere la famosa "Sampanskoje" e con sorpresa c'e'. La sorpresa e' ancora piu' grande quando anziche' il discreto vino bianco spumante georgiano arriva una bottiglia di un moscato d'Asti di infimo ordine con data di produzione degli anni '80. Avevo sentito dire infatti che molti dei tristemente noti truffatori del metanolo si era disfatto di ingenti partite di vini sospetti spedendoli nei paesi dell'Est...questa che sto per bere potrebbe essere una di quelle. Non mi spaventa piu' nulla ormai, sara' la sete ma mi scolo pure quella bottiglia di moscato che usurpa il nome di un cosi' nobile vino e credo che in Italia una bottiglia del genere la berrei solo sotto la minaccia delle armi. Ecco che arriva pure l'orchestrina, ovvero il solito complessino scalcinato con cantante in ultra-minigonna, impianto voci e luci degno delle balere di vent'anni fa, impegno tanto ma risultati solo un bel mal di testa a chi li ascolta. La cena prosegue con una solita minestraccia a base di cavolo rosso e panna acida e poi l'unica pietanza disponibile ovvero il mitico Bifstroganov ovvero carne di manzo (?) a pezzetti rosolata in burro cipolla e panna il tutto con patate fritte nel burro con cipolla. Chi sopravvive ad una tale cena non ha paura di nulla:) Finita la cena mi trasferisco all'immancabile piano-par, si fa per dire, che di solito e' posto nel piano interrato degli Hotel Intourist. Rostov non sfugge alla regola, il bar e' abbastanza piccolo con ma sembra stranamente ben rifornito, dietro il bancone, sopra gli scaffali delle bottiglie, il muro e' letteralmente tappezzato di centinaia di adesivi di aziende occidentali, moltissime italiane, che sono passate di qua. Peccato che non ho appresso adesivi della mia azienda altrimenti ci finiva pure lui su quella specie di "muro del pianto". Si pianto di quelli che fino a quaggiu' hanno dovuto venirci per lavorare e starci un bel po' di tempo, penso in quel momento al ragazzo di Lovere conosciuto sul volo per Rostov l'altra sera e rabbrividisco al pensiero che lui ci dovra' stare ancora parecchi giorni e per giunta non a Rostov ma in un piccolo villaggio abbastanza distante da qui. Nel bar c'e' un tavolo con due francesi che hanno compagnia di due giovani locali mentre in un altro angolo ci sono tre ragazze locali in evidente attesa di clienti, due di loro sono le stesse che mi avevano "assalito" nell'ascensore ieri sera. Appena mi vedono mi lanciano sorrisi da orecchio ad orecchio facendomi con le mani gestacci irripetibili ma esplicativi delle loro specialita' ;-) La barista deve essere piu' che abituata alla cosa, anzi penso che sia del giro, visto che in uno strascinato inglese mi accenna qualcosa relativamente ai prezzi correnti per le distrazioni che offre l'albergo;-) Non mi lascio indurre in tentazioni e cedo solo a qualche birretta fresca ma prima della birra, poiche' scorgo le bottiglie, voglio proprio bermi un bicchiere d'acqua visto che sono tre giorni che bevo ogni genere di porcherie. Incredibile l'acqua minerale e' italiana ed arriva da Calizzano in provincia di Savona!! anche la colonna sonora e' italiana infatti viene diffusa la musica di Celentano. Ora via con qualche birretta fresca ma senza esagerare sia perche' costano 6 dollari l'una sia perche' domani mattina la sveglia e' alle 4.45 per la partenza con destinazione Ekaterineburg. Salgo in camera che anche stasera e' caldissima e devo trovare un compromesso tra far circolare un pochino di aria ed isolarmi dal rumore e dagli schiamazzi che salgono dalle strade fino a tarda ora. Come se non bastasse appena riesco a prendere sonno vengo svegliato dal telefono: all'altro capo della linea il servizio in camera:-) Non appena rispondo una voce femminile sullo stile 144 mi chiede: "sex?", quando orami passata mezzanotte cerco di riposare poiche' mi restano solo 4 ora di sonno ecco un'altra chiamata sullo stile della prima ma con qualche gemito in piu' e credo anche qualche parola oscena russa che non comprendo. Preso dalla disperazione lascio staccato il telefono ma dopo pochi minuti arrivano a bussare addirittura alla porta. Era l'impiegata di piano che con un po' di inglese e di italiano era preoccupata per me infatti di solito, secondo lei, nessuno resiste alle lusinghe delle sue amiche che scorazzano padrone per i corridoi dell'hotel e quindi credeva che io stessi male! Non so come ma qualche ora riesco a dormire, alle 4.45 implacabile suona la sveglia, raduno le ultime cose nella valigia. I corridoi dell'albergo sono ormai in silenzio non c'e piu' il movimento di qualche ora prima lascio la chiave all'assonnata impiegata di piano...ma accidenti questa che fa il turno di notte e' incredibile....sembra Darryl Hanna l'attrice di una Sirena a Manhattan. Se la vedevo prima puo' darsi che non era cosi' facile resistere agli assalti notturni che mi hanno fatto;-) Puntuale arriva l'incaricato Aeroflot con l'autista e mi accompagnano in aeroporto, sono le 5 di mattina ed e' gia' chiaro. Per le strade non c'e' nessuno vedo questa volta cosa c'e' intorno a Rostov ovvero nulla. Gira qualche camion cisterna che spruzza getti d'acqua ad altissima pressione per lavare le strade, pratica che si vede fare tutti i giorni in qualsiasi citta' russa e talvolta anche piu' volte al giorno, ma alla fine lo sporco e' solo sballottato qua e' la' se non c'e' nessuno che lo raccoglie. Arriviamo all'aeroporto che nonostante l'ora assurda e' gia' una bolgia assurda, devo imbarcarmi sul volo SU6027 Rostov-Ekaterineburg ma non si capisce veramente nulla di come fare a registrarmi. Per forza direte voi, stordito da una notte insonne con un vocabolario russo che non supera le 20 parole che cavolo vuoi capire?? Il bello e' che neppure il mio accompagnatore, russo e per giunta dipendente dell'Aeroflot non ha capito un accidente di come devo fare per imbarcarmi, andiamo bene....ma c'e' il solito vecchio sistema....allungo qualche migliaio di rubli ad un impiegata ai fatiscenti banchi di imbarco e d'incanto compare un fattorino che si prende cura dei bagagli ed il mio nome viene spuntato dalla solita lista scritta a mano dei posti prenotati. Il salone d'aspetto dell'aeroporto e' come al solito popolato dalla piu' varia ed incredibile umanita', tenuto inoltre conto che si e' in una zona gia' vicina all'Asia ed al medio oriente i passeggeri sono tutti tipi molto strani, noto che il consumo di sigarette e' elevatissimo e come se non bastasse sono tutte sigarette che lasciano odori veramente forti. Alle 5 e mezza di mattina non e' male specie per uno come me che ormai non fuma da piu' di 8 anni. Arriva il momento dell'imbarco con la solita procedura separata per me che a quanto pare sono l'unico straniero sul volo. Mi tengono per quasi mezzora in disparte seduto su una delle sedie degli addetti ai metal detector tanto che alcuni passeggeri addirittura si rivolgono a me e pure si stizziscono se non gli do retta piu' di tanto...considerato anche che non capisco cosa mi stanno dicendo:-) Ecco il momento dell'imbarco, ovvero della serie anche oggi sfidiamo la sorte tanto ho l'assicurazione sulla vita. L'aereo e' un catorcio incredibile che riconosco in un TY134, bireattore sui 120/130 posti che nell'esemplare in questione denota uno stato pietoso di manutenzione. Inizia il rullaggio ed in fondo alla pista si ferma bruscamente...ahi..ahi invece e' solo perche' si erano dimenticati dei bagagli e vengono raggiunti da uno dei soliti camion tuttofare: indovinate un po' di chi era la valigia dimenticata.... fine 11o episodio


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