Recensione

di Federico Martinoni


Alfred Elton Van Vog,

La casa sull'abisso, (Titolo originale: "The House on the Borderland") Compagnia del fantastico (Gruppo Newton), Roma, pp. 100, Lit 1.000.

William Hope Hodgson, nato nell'Essex (Gran Bretagna) nel 1877, visse a lungo in mare; e proprio il mare e' infatti oggetto dei suoi racconti piu' avvincenti. Mori' nel 1918 durante la Grande Guerra.

La storia si basa sul ritrovamento di un manoscritto (non é certo un espediente nuovo...) sul quale é narrata la storia di una casa in cui avvengono strani fatti. Questa casa é situata su di un abisso che sarà poi il punto di partenza della cosmicità del racconto.

La prima parte del libro dà la sensazione di una storia tradizionale, di avventura e in qualche punto anche di orrore; ma certamente non lascia intendere ciò che avverrà nella seconda parte.

Il protagonista si spinge alla scoperta di ciò che l'abisso nasconde, incoraggiato da ciò che il manoscritto lascia intuire; ma rimane terrorizzato da ciò che gli si rivela di volta in volta. Si delinea un nuovo mondo, fuori dal tempo e dallo spazio, popolato da terrificanti creature mostruose; quand'egli intuisce la gravità di ciò che ha risvegliato, é ormai troppo tardi per rimediare: si ritrova coinvolto nell'evoluzione di questo mondo parallelo.

Improvvisamente la storia prende una piega diversa: incomincia il racconto cosmico, caratterizzato da ampie parti descrittive e da una lentezza narrativa che gli conferisce una notevole maestosità e potenza. Questa é la vera grandezza di Hodgson!

Improvvisi cambi di velocità nell'evoluzione degli eventi e mutamenti spazio-temporali creano un'atmosfera surreale, affascinante e angosciante al tempo stesso, in cui il trascorrere anomalo del tempo viene scandito dal terrore del protagonista, impotente davanti alla grandezza del cosmo.

Infine, il libro si conclude riprendendo lo stile più tradizionale della prima parte, presentando un finale scontato quanto improvviso, con un completo ritorno del primo mondo che prende il sopravvento sugli avvenimenti.

Indubbiamente é un libro da leggere, soprattutto pensando all'influenza che sicuramente ha avuto su Lovecraft e sulla sua visione cosmica.


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