IL MONDO DEI RADIOAMATORI E DEI CB.

di Stefano Sbarzagli - CB Dinamo , SWL 4SS76

Dopo che alcuni giorni or sono il mio amico Paolo Barbieri mi ha proposto di scrivere alcuni articoli per un giornale "telematico", ho pensato fosse cosa utile arricchire la mia piccola collaborazione con notizie e articoli riguardanti il vasto e per alcuni affascinante mondo della radio e dei suoi appassionati, i cosiddetti radioamatori, affiancati dai "fratelli minori" CB.

La radio consente notoriamente di effettuare comunicazioni anche a lunga distanza, e la sua invenzione, della quale nel 1995 é ricorso il primo centenario, ad opera del "nostro" Guglielmo Marconi, si può dire abbia rimpicciolito il mondo.

Non mi dilungo con un inutile panegirico sul mondo delle telecomunicazioni, ma ritorno al tema che mi sono proposto affermando che parlare con l'America,la Russia o l'Australia, oppure mantenere i contatti radio con i missionari in Africa è spesso per un radioamatore l'ordine del giorno.

Questi "strani soggetti", a volte anche un pò matti, hanno fatto della radio il loro hobby, e spesso si trattengono alla radio fino a tarda notte, o si costringono a brusche alzatacce la mattina, pur di sfruttare le ore migliori per la vituperata "propagazione" delle onde radio, ed effettuare i più arditi "QSO", ossia collegamenti.Pittoreschi sono gli angoli di casa, o le stanze, dedicate dai radioamatori al loro hobby:mensole cariche di alimentatori e apparecchi radio, fili che passano ovunque, microfoni, planisferi e pareti piene di "QSL", le variopinte cartoline che i radioamatori si spediscono per confermare i loro collegamenti.

Ma è ora di chiedersi, a proposito di CB, radioamatori ecc., che cosa sono? Oppure, come si diventa...?

I CB- La sigla CB deriva dalle iniziali di "Citizens Band", in quanto il CB è colui che trasmette liberamente, parlando con altri suoi corrispondenti, in una banda di frequenze comprese in Italia tra 26.965 e 27.405 Mhz e divisa in 40 canali, il cui accesso è libero, aperto a tutti i cittadini appunto, che la possono utilizzare per trasmissioni possibilmente non personali (per queste c'è il telefono) ma dirette alla generalità degli ascoltatori, effettuate con apparecchi cosiddetti di "piccola potenza" (per legge non più di 5W).

I collegamenti sono per questo limitati a qualche decina di Km in genere, ma a volte, in presenza di particolari condizioni (eccola qui, la propagazione) si possono estendere anche molto più in là, tanto che non è infrequente riuscire a stabilire nottetempo tenui collegamenti con CB spagnoli (!!!!).

Tra CB, si ha occasione di imbastire piacevoli e interessanti discussioni, con tre o quattro, ma teoricamente con tantissimi corrispondenti (con un po' di organizzazione e collaborazione di tutti si può tranquillamente discorrere in dieci), che ordinatamente uno alla volta esprimono le proprie opinioni, passando poi la parola al CB che segue nel giro, o "ruota" come si dice in gergo.Gli argomenti che si toccano sono quelli che si possono incontrare nelle normali discussioni fra più persone, con una leggera prevalenza ai temi di elettronica-radiotecnica.

Penso che ciascuno di noi possa vantare, nella propria cerchia di amici, almeno un CB, che con il suo più o meno buffo soprannome (il nominativo: tuono blu, zorro, paperinik, dinamo...) si diverte ogni tanto a fare quattro chiacchere attraverso il suo "baracchino"; per non citare i camionisti, che ben attrezzati (con amplificatori della potenza radio da 200-300 Watt, totalmente al di fuori della legge) si servono del CB per comunicare fra loro di eventuali rallentamenti o utili deviazioni (o di autovelox, le cosiddette "fotografie",al Km tale o al tal altro...).

Diventare CB è molto semplice: basta presentare una autodenuncia alle poste, con la fotocopia della quale si può già trasmettere, in attesa che le poste inviino dopo qualche mese (nel caso del sottoscritto:9) il nulla-osta;nel frattempo si può già acquistare il sospirato "baracchino", con un costo che varia quasi sempre tra le 130 e le 250 mila lire; il costo dell'impianto completo (cioè con antenna e alimentatore stabilizzato) varia tra le 250 e le 400 mila lire, con la possibilità di risparmiare un po' se si riescono a trovare apparecchiature usate, con l'avvertenza di provarle sempre prima dell'acquisto.

I radioamatori - Tutt' altro mondo è quello dei radioamatori, che divengono tali solo dopo aver superato un esame di stato e ottenuto cos una patente.

Esistono due tipi di patente di radioamatore:

la patente speciale, che si ottiene superando la sola prova di teoria, che concerne argomenti di elettronoca, radiotecnica e regolamenti sul servizio di radioamatore, che dà diritto a trasmettere sulle bande assegnate ai radioamatori con frequenza superiore a 144 Mhz e con una potenza non superiore ai 10W, sufficiente tuttavia per coprire ad esempio tranquillamente tutto il nord Italia, e spingersi oltre servendosi della serie di ripetitori sparsa su tutto il territorio nazionale.

Per ottenere invece la patente ordinaria è necessario superare anche le due prove di telegrafia, in codice morse, in ricezione e in trasmissione.

Con quest'ultima patente si è tuttavia in grado di trasmettere su tutte le bande assegnate ai radioamatori, con una potenza fino a 300W, permettendo cos collegamenti con tutto il mondo.

Sarebbe troppo lungo addentrarsi nei particolari e nelle prerogative offerte dalla radio in questa sua applicazione: meglio rinviare alle pubblicazioni del settore.Comunque, per chi avesse intenzione di dare l'esame, consiglio di rivolgersi alla più vicina sede dell' A.R.I., l'associazione dei radioamatori italiani, che organizza corsi appositi a costi bassissimi (il solo materiale); esistono anche pubblicazioni utili al caso: ottima è "Radiotecnica per Radioamatori", che ha fatto da testo base per credo tutti o quasi gli aspiranti radioamatori italiani da vent'anni a questa parte; è scritta da Nerio Neri (nominativo radioamatoriale:I4NE),attuale presidente della sezione A.R.I. di Bologna in cui tiene annualmente i corsi citati.

Le onde corte - Le onde corte sono lo spettro di frequenze per convenzione al di sotto dei 30 Mhz, quelle frequenze cioè precluse ai titolari di patente speciale ma consentite ai possessori di patente ordinaria.In questo settore dell'universo radio si riesce a sfruttare la riflessione offerta dalla ionosfera, uno degli strati più bassi dell'atmosfera; è proprio questa riflessione che consente ai radioamatori di parlare con tutto il mondo.Tuttavia, in questo comodo spettro di frequenze non si trovano solo le bande riservate ai radioamatori, ma anche quelle riservate alla radiodiffusione ad onde corte(sono presenti un'infinità di radio, tra cui la BBC, The Voice of America,la Radio Vaticana ecc.), bande riservate alla navigazione marina, bande riservate alla trasmissione di fax (ad esempio in questa banda le agenzie di stampa come la ANSA, la TASS ecc. mandano a tutto il mondo i fax con le notizie) e bande destinate a tanti altri scopi.

Per questo, è piuttosto semplice e interessante dedicarsi all'ascolto in tali bande: questo è possibile munendosi di una autorizzazione presso le poste(non c'è bisogno di superare esami, qui) la cosiddetta autorizzazione SWL (da Short Wave Listeners) che tra l'altro, in pratica, consente l'ascolto di qualsiasi comunicazione su tutto lo spettro radio, con il solo divieto a rivelare a terzi le trasmissioni non amatoriali o radiofoniche eventualmente captate.

E' con questa autorizzazione che si possono utilizzare abbastanza liberamente i cosiddetti "scanners", quei piccoli ricevitori portatili che permettono di ascoltare qualsiasi comunicazione radio (Radioamatori e stazioni radio, ma anche telefoni cellulari, vigili urbani,...,ecc.); può comunque essere un modo alternativo al CB per entrare nel mondo della radio.

Mi avvio ora alla conclusione, non dopo essermi scusato con alcuni se sono stato prolisso, con altri (i più esperti) per eventuali imperfezioni contenute nel mio scritto: il tentativo è stato quello di conciliare un' informazione corretta con la brevità e con la necessità di rendermi comprensibile a tutti.

 


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