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il percorso


Il percorso è lungo (km. 4,500), si inoltra nel fresco bosco di Bordaglia, ma non è mai monotono. Il rumore dell'acqua accompagna è costantemente presente.

Il bosco e la vallata viste da Bordaglia

 

Il bosco di abeti, con l'avanzare, si dirada mentre compaiono sempre più numerosi gli alberi che ci indicano di aver raggiunto una quota superiore, l'ultima della vegetazione ad alto fusto: i larici, alcuni dei quali maestosi.
Siamo alla casera superiore (quota 1823), anch'essa privata. La prima sensazione strana è quella di trovare sui pascoli e nelle stalle molti cavalli e nessuna mucca. Segno che anche questa malga, probabilmente ceduta in locazione,  purtroppo sta per "morire".
Peggior sorte per le malghe dei pascoli che scorgiamo di fronte, sotto la cima Ombladet, la malga Ombladet di sopra e di sotto, abbandonate.


malga Bordaglia di Sopra

malga Bordaglia di Sopra

 

La pista, uscendo dal bosco,  finisce proprio in corrispondenza del piano pascolivo della casera Bordaglia di Sotto (quota 1565) di proprietà privata e non più monticata.
Vicino all'edificio principale (abitazione stagionale) la torretta di guardia dalla quale i proprietari controllavano i pascoli circostanti, e vicino al bosco, una cappella votiva dei Salesiani

malga Bordaglia di Sotto

malga Bordaglia di Sotto

Alle spalle della casera parte il sentiero Cai 142  che si insinua, più ripido, in un altro bosco per salire alla malga e ai pascoli superiori.
Ma uno sguardo alle spalle, prima di salire:
la tipica croce delle malghe, con i simboli della Passione, le cime del monte Siera e quella della stretta e vicina piramide del monte Vas che pare vogliano ancor più protendersi verso un cielo stupendo. La pace è assoluta.

tipica croce delle malghe