IL MUSEO EBRAICO DI VENEZIA  
				di Elisa Canova  | 
			 
			 
		Nella parte nuova del Ghetto ebraico è situato il museo ebraico, ed è 
		situato tra due sinagoghe, è un piccolo museo costruito dalla comunità 
		ebraica antica di Venezia. In questo museo vengono esposti degli oggetti 
		ebraici sia d’argento che di manifattura tessile e questi utensili 
		servono per scoprire gli usi, i costumi e la religione di questa 
		popolazione ebraica. All’interno della prima stanza ci sono quattro 
		colonne con all’interno delle corone che sono simbolo della grazia del 
		Signore. Sulle pareti ci sono molte vetrine dove vengono conservati 
		molti di questi oggetti in argento che sono: dei calici per bere il 
		vino, dei porta spezie, dei corni, dei vassoi, delle piastre e dei 
		candelabri a sette e a nove braccia. Essi, sono situati in vetrine ai 
		lati della stanza, venivano e vengono usati per le più importanti 
		festività ebraiche come lo Shabbat, oppure per l’apertura dell’anno 
		ebraico. 
		  
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		 In seguito come ho già detto ci sono 
		dei candelabri a nove braccia che nella festa del Cannukkà, alla prima 
		sera di questa occasione viene acceso un lume e così ogni sera finche 
		tutti i lumi siano accesi nelle sinagoghe.  
		Entrando in questa stanza sulla parete di fronte si vede il rotolo della 
		legge ebraica arrotolato che contiene i cinque libri dell’antico 
		testamento ed è una pergamena coperta da una tela e in cima per bloccare 
		questo rotolo gli viene messo sopra una corona con al centro due punte, 
		per tenere bloccati i bastoni della pergamena, ornati di campanelli. Al 
		centro di questa tela che ricopre il manoscritto viene collocata o una 
		piastra d’argento o una di stoffa con su scritti di solito i dieci 
		comandamenti.  
		Questo rotolo viene messo in un armadio nella sinagoga e sulle ante di 
		questa armadio viene messa una tela che sta a significare che dentro 
		all’armadio c’è il rotolo delle leggi. Quando bisogna leggere il rotolo 
		per non danneggiarlo con le mani viene usato un bastoncino d’argento 
		particolare perché ha una piccola mano collocata alla fine di esso e 
		serve a non perdere il  
		segno della lettura. In una seconda stanza ci sono molti oggetti tessili 
		dove si vede anche l’armadio, però non contiene il manoscritto e sopra 
		ad esso c’è un piccolo lume che viene acceso se all’interno c’è la 
		pergamena.  
		Ci sono svariati manti di diverso tipo e colore e soprattutto ci sono 
		molti teli alcuni anche molto antichi di diverse misure, esposti anche 
		loro in vetrine, che servono per coprire l’armadio. |