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     Tratto da A. Fattori, F. 
    Roncoroni, M. Sboarina, Lo spazio del testo. Tra  
    forma, contenuti e storia, Milano, Arnoldo Mondadori Scuola, 1995, pp. 
    352-354. 
    Clof, clop, clock, 
    cloffete, 
    cloppete, 
    clocchete,  
    chchch...               5  
    È giù, 
    nel cortile, 
    la povera 
    fontana  
    malata;                 10  
    che spasimo! 
    sentirla 
    tossire. 
    Tossisce, 
    tossisce,               15  
    un poco 
    si tace... 
    di nuovo 
    tossisce.  
    Mia povera            20  
    fontana, 
    il male 
    che hai 
    il core  
    mi preme.              25  
    Si tace, 
    non getta 
    più nulla. 
    Si tace,  
    non s'ode              30  
    romore 
    di sorta, 
    che forse  
    che forse  
    sia morta?             35  
    Orrore! 
    Ah! no. 
    Rieccola, 
    ancora  
    tossisce.               40  
    Clof, clop, cloch, 
    cloffete,  
    cloppete,  
    clocchete,  
    chchch…               45  
    La tisi  
    l'uccide. 
    Dio santo, 
    quel suo  
    eterno                  50  
    tossire 
    mi fa 
    morire, 
    un poco  
    va bene,               55  
    ma tanto... 
    Che lagno! 
    Ma Habel! 
    Vittoria!  
    Andate,                60  
    correte, 
    chiudete 
    la fonte, 
    mi uccide  
    quel suo               65  
    eterno 
    tossire! 
    Andate, 
    mettete 
    qualcosa              70  
    per farla 
    finire, 
    magari… 
    magari 
    morire.                 75  
    Madonna! 
    Gesù! 
    Non più! 
    Non più. 
    Mia povera            80 
    fontana, 
    col male  
    che hai, 
    finisci 
    vedrai,                 85  
    che uccidi 
    me pure. 
    Clof, clop, cloch, 
    cloffete, 
    cloppete,              90  
    clocchete, 
    chchch… 
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