| 
    riccardo gasparini 
      
    
       | 
      | 
      | 
    
      
    C’era una volta un biologo di nome John Carter; viveva ad Oxford una 
    metropoli inglese e studiava all’università cittadina. 
    Era una persona: alta, magra, aveva i capelli color castano ed aveva molti 
    amici. 
    Un bel giorno lui e i suoi amici vengono sapere che un’organizzazione 
    biologa di Liverpool ha organizzato una spedizione nell’isola della Tasmania 
    per saperne di più sulle foreste nella parte centro-orientale. 
    Partono una settimana dopo l’accordo con gli studiosi di Liverpool. 
    Il viaggio procede tranquillo e senza inconvenienti, arrivando a 
    destinazione comprano l’occorrente per la ricerca;quando si avventurarono 
    nella foresta trovarono una piana dove piantarono le loro tende per dormire 
    la notte. 
    L’indomani si svegliano e stabiliscono che nessuno si deve allontanare dal 
    gruppo per nessun motivo; la sera, Carter si allontana per studiare il 
    terreno e conoscere meglio l’ambiente. 
    C’è un bivio, Carter è indeciso ma alla fine sceglie la sinistra. 
    Dopo un po’ si ferma ad osservare un albero molto strano e sente un rumore 
    ,un “Diavolo della Tasmania”scese dall’albero e Carter, non conoscendo 
    l’isola si ferma ad osservare l’animale. 
    Un suo amico lo ha seguito per assicurarsi che fosse in buone condizioni; 
    notò la situazione e scoprì che Carter era in pericolo, prese dalla tasca la 
    pistola e sparò in alto, John, spaventato corse all’accampamento con l’amico 
    (che gli aveva salvato la vita) e parlarono del motivo della disobbedienza . 
    La ricerca continuò vittoriosamente e quando tornarono a Liverpool 
    ricevettero la loro più che giusta ricompensa e rimasero molto soddisfatti 
    della ricerca. 
     
     |